Il 12 dicembre 1969, una bomba alla Banca dell’agricoltura, in piazza Fontana a Milano, provoca 17 morti e 88 feriti. Un altro ordigno inesploso è rinvenuto alla Banca commerciale. Contemporaneamente, a Roma, esplodono una bomba all’altare della patria e un’altra alla Banca nazionale del lavoro (6 feriti, di cui 2 gravi).
Il 12 dicembre l’anarchico Giuseppe Pinelli viene fermato e interrogato a lungo in questura. Il 15 dicembre, dopo tre giorni di interrogatori, muore dopo essere precipitato dal quarto piano della questura.
Il 16 dicembre viene arrestato anche un altro anarchico, Pietro Valpreda.
Nonostante i tentativi della polizia di addossare le responsabilità degli attentati agli anarchici, emergerà con chiarezza che le bombe sono opera di neofascisti in collegamento con i servizi segreti.
La Biblioteca Livio Maitan, per questa ricorrenza, ha raccolto una serie di articoli, documenti e controinchieste per non dimenticare l’orrore delle bombe fasciste e le connivenze istituzionali.
a cura di Michele Azzerri
Le controinchieste
Valpreda è innocente: la strage è di Stato!
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